TAHSİN SARAÇ
In Anatolia
Il sola in Anatolia è sole
Altrove un punto giallo, patrigno
Sole? Sorriso di fior di melograno
In vivo fascio di luci colpirà
Dai dirupi le doline montane, a freccia
L'acqua nel Kizilirmak è acqua
Acqua nell'Eufrate, nel Seyhan
Quando rovescia come stalloni furiosi
Sulle pianure giumente.
Il cuore ın Anatolia è cuore
Pari al mio, calderone da giannizzero
Destriero al galoppo il battito
Un canto spada che fende la seta
Il più carezzevole velluto l'altro canto
Il dolore in Anatolia è dolore, silente e trepido
Spezza sovente il flusso di puri sogni d'un dormire
Sì, la galera non è bella, morte di lugubre soffio
Ma se un giorno galera e morte destino sarà
In Anatolia ancora
Traduzione di Grazia Arsan
(Titolo originale: "Anadolu'da Direnmeler, pag.7)