TAHSİN SARAÇ La tua bellezza e il tuo silenzio
"In principio era il verbo", prima del verbo la tua bellezza Unico prologo il tuo nome da scrivere nei libri sacri. Poi, il tuo amore immortalato da acque fresche E come le braccia del Budda che si ramificano da un corpo. Grappoli di bontà sono le tue mani, albero della speranza. Poi, i tuoi ochi verde vento che pongono ogni giorno Il problema della vita come quello perpetuo dell'esistenza. La tua bellezza è un vocabolario di virtù "In principio era il verbo",prima del verbo il tuo silenzio Unico epilogo la tua voce da scrivere nei libri sacri. Poi, quel mistero che nessun bocciuolo sa spiegare E attraverso le fatiche che lammpeggiano ripetute Il triste sonno t'avvolge di un'ombra viola-rame. Poi, di fronte ai più rivoltanti tradimenti Ancora la tua saggezza, misericordiosa, clemente. Il tuo silenzio è un vocabolario di misteri. Ed il tuo amore la mensa di Zaccaria. Traduzione di Grazia Arsan (Titolo originale: "senin guzelligin ve senin suskunlugun"; Ed. T.Y.Y., siir Dizisi 13-"Bir sevgiyi Goruntuleme", pag.8)